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Descrizione
Oggi, venerdì 12 agosto 2022, il Comune di Impruneta è presente alla cerimonia a Sant’Anna di Stazzema, in occasione del 78° Anniversario della Strage nazifascista dove 560 persone - tra cui bambini, donne e anziani - furono uccise e bruciate.
Il Sindaco di Impruneta, insieme ad altri amministratori toscani e alla Regione Toscana, sottoscrive oggi il Protocollo d'Intesa per la costituzione della "Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti".
Il Comune aderisce in riferimento ai fatti accaduti in Località Cancelli-Torre Rossa a Impruneta, il 3 agosto 1944, dove morirono due persone, Guido Fornari e Natalia Picchetti, e una terza, Bruna Merlini, rimase gravemente ferita.
Ecco la descrizione tratta dall'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia:
il 3 agosto 1944, l'operaia ventottenne Bruna Merlini lascia la sua abitazione posta in prossimità di Mezzomonte, comune di Impruneta, per recarsi a Firenze allo scopo di portare cibo ad alcuni suoi familiari che si trovano sfollati in città. Il capoluogo del comune è stato liberato dall'avanzata alleata lo stesso giorno, mentre la parte del suo territorio comunale che degrada verso il corso dell'Arno e in direzione di Firenze nei primi giorni di agosto è ancora zona di operazioni militari. Accompagnano la Merlini lungo la strada per la città alcuni suoi vicini di casa: il contadino cinquantaseienne Guido Fornari e Natalia Picchetti, coetanea della Merlini. Giunti in prossimità della località “Cancelli-Torre Rossa” i tre si imbattono in due militari tedeschi, i quali, al sopraggiungere dei tre civili, gettano loro incontro senza alcun motivo apparente una bomba a mano. L'ordigno esplode provocando la morte istantanea del Fornari e della Picchetti e il grave ferimento della Merlini alle gambe, al braccio destro e al collo. Rimasta agonizzante per la strada e senza ricevere alcun soccorso, quest'ultima riesce faticosamente a trascinarsi fino a casa e da lì a farsi ricoverare in ospedale, dove rimane in degenza per circa due mesi.
Si riporta il comunicato stampa sulla nascita del Protocollo:
"I Comuni del Chianti approvano il protocollo per la nascita di una rete regionale che valorizza la memoria dei territori colpiti dalle stragi e dagli eccidi nazifascisti
Il protocollo nasce da un impegno condiviso con la Regione Toscana, i comuni toscani teatro di stragi e molte realtà storico-culturali che si occupano di valorizzazione della memoria e attività di ricerca
Le amministrazioni del Chianti Fiorentino (Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa) hanno approvato in sede di giunta il protocollo d'intesa per l'istituzione di una rete regionale che valorizza la memoria. Il documento nasce da un impegno condiviso tra la Regione Toscana, i comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti, l'istituzione Parco nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema, l'Istituto storico toscano della Resistenza dell'età contemporanea, la Rete degli istituti storici provinciali delle resistenze e dell'età contemporanea, la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato - Luoghi della memoria toscana, la Federazione regionale delle associazioni antifasciste della Resistenza. L'obiettivo del protocollo è quello di promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione, realizzare attività programmatiche di divulgazione e diffusione delle conoscenze, tutelare la memoria delle stragi e degli eccidi nazifascisti in Toscana.
I soggetti coinvolti si impegnano inoltre in occasione del prossimo ottantesimo anniversario della Liberazione a realizzare iniziative per la promozione di percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei comuni teatro di stragi nazifasciste, della divulgazione dei valori fondanti la Costituzione italiana. L'idea era stata lanciata lo scorso anno dall'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle che in occasione della commemorazione della strage di Pratale, il 23 luglio 2021, aveva sottoscritto insieme ai comuni di Bagno a Ripoli, Bucine, Casole d'Elsa, Colle Val d'Elsa, Firenze, Fucecchio, Cerreto Guidi, Ponte Buggianese, Bucine, Civitella Val di Chiana, Massa Marittima, Pomarance, Figline e Incisa Valdarno, Monteriggioni, Radicondoli, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, San Casciano in Val di Pesa, San Gimignano e Stazzema la dichiarazione di intenti per la diffusione della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.
La dichiarazione, sancita in quell'occasione da una firma collettiva e dalla partecipazione al reading scritto e diretto da Massimo Salvianti “Il sangue e l'erba”, prodotto da Arca Azzurra Eventi e allestito nel prato della pieve di San Pietro in Bossolo, era quello di avviare una collaborazione sinergica tesa e coordinare una serie di iniziative volte alla promozione di una cultura basata sui valori di costituzionali di democrazia, libertà, legalità. I 22 comuni avevano inoltre stabilito di effettuare interventi finalizzati alla ricerca e alla diffusione della conoscenza per la memoria delle stragi nazifasciste avvenute in Toscana.
I soggetti coinvolti si impegnano inoltre in occasione del prossimo ottantesimo anniversario della Liberazione a realizzare iniziative per la promozione di percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei comuni teatro di stragi nazifasciste, della divulgazione dei valori fondanti la Costituzione italiana. L'idea era stata lanciata lo scorso anno dall'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle che in occasione della commemorazione della strage di Pratale, il 23 luglio 2021, aveva sottoscritto insieme ai comuni di Bagno a Ripoli, Bucine, Casole d'Elsa, Colle Val d'Elsa, Firenze, Fucecchio, Cerreto Guidi, Ponte Buggianese, Bucine, Civitella Val di Chiana, Massa Marittima, Pomarance, Figline e Incisa Valdarno, Monteriggioni, Radicondoli, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, San Casciano in Val di Pesa, San Gimignano e Stazzema la dichiarazione di intenti per la diffusione della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.
La dichiarazione, sancita in quell'occasione da una firma collettiva e dalla partecipazione al reading scritto e diretto da Massimo Salvianti “Il sangue e l'erba”, prodotto da Arca Azzurra Eventi e allestito nel prato della pieve di San Pietro in Bossolo, era quello di avviare una collaborazione sinergica tesa e coordinare una serie di iniziative volte alla promozione di una cultura basata sui valori di costituzionali di democrazia, libertà, legalità. I 22 comuni avevano inoltre stabilito di effettuare interventi finalizzati alla ricerca e alla diffusione della conoscenza per la memoria delle stragi nazifasciste avvenute in Toscana.
12/08/2022 8.31
Ufficio Stampa Associato del Chianti"
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Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2022, 18:18