Tavarnuzze, le famiglie evacuate tornano alle loro case dopo la frana

Pubblicato il 10 aprile 2024 • Comunicati Stampa , Sociale

Nel corso della giornata di ieri, 9 aprile, alcune delle famiglie residenti negli immobili di via Cassia a Tavarnuzze, sfollate a seguito della frana del 27 marzo, hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni.

A seguito del ripristino della tubazione di Publiacqua e Toscana Energia, hanno potuto riprendere le proprie attività anche le due attività di servizio che erano state temporaneamente chiuse a seguito dell'evento franoso.

Questo è stato possibile al termine delle attività di disgaggio svolte nell'area, che hanno permesso la rimozione dalla parete dei blocchi instabili presenti che potevano essere movimentati in sicurezza. Sono rimasti in parete i massi la cui movimentazione poteva comportare un movimento gravitativo incontrollato oppure pericoli per un rotolamento incontrollato.

"È stato un lavoro collegiale e di collaborazione tra la politica e la parte amministrativa, che in queste settimane ha profuso un grande impegno che ha permesso di trovare una soluzione in tempi relativamente brevi. Il Comune di Impruneta si è fatto carico sin da subito di supportare le famiglie sfollate, fornendo loro sistemazioni alloggiative temporanee", dichiarano il sindaco Riccardo Lazzerini la vicesindaca Laura Cioni e l’assessore Lorenzo Bellini.

Le operazioni di messa in sicurezza, a carico di proprietari del terreno, proseguiranno con la chiodatura della parete franata e la conseguente stesa di rete paramassi. Contestualmente, verrà progettato il medesimo intervento su tutta la parete tergale con presentazione della documentazione progettuale al Comune di Impruneta, al Genio Civile e, come da accordi, all'Autorità di Bacino dell'Arno.

Al termine di questi ulteriori lavori, potranno fare rientro nelle proprie abitazioni anche le famiglie residenti negli appartamenti che affacciano a livello della parte tergale degli edifici (piano I° rispetto alla strada SR2 Cassia), e che momentaneamente ricevono il sostegno di cittadini che hanno reso disponibili le proprie abitazioni.


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